Nuova Riveduta:

Giosuè 8:29

Quanto al re di Ai, l'appese a un albero, e ve lo lasciò fino a sera; ma al tramonto del sole Giosuè ordinò che il cadavere fosse calato dall'albero; e lo gettarono all'ingresso della porta della città, e gli ammassarono sopra un gran mucchio di pietre, che rimane ancora al giorno d'oggi.

C.E.I.:

Giosuè 8:29

Fece appendere il re di Ai ad un albero fino alla sera. Al calar del sole Giosuè comandò che il suo cadavere fosse calato dall'albero; lo gettarono all'ingresso della porta della città e vi eressero sopra un gran mucchio di pietre, che dura fino ad oggi.

Nuova Diodati:

Giosuè 8:29

Fece quindi appendere il re di Ai ad un albero e ve lo lasciò fino a sera; al tramonto del sole, Giosuè ordinò che il suo cadavere fosse calato dall'albero, fosse gettato all'ingresso della porta della città e vi ammassarono sopra un grande mucchio di pietre, che rimane fino ad oggi.

Riveduta 2020:

Giosuè 8:29

Quanto al re di Ai, lo impiccò a un albero, e lo lasciò lì fino a sera; ma al tramonto del sole Giosuè ordinò che il cadavere fosse calato dall'albero; lo gettarono all'ingresso della porta della città, e gli ammassarono sopra un gran mucchio di pietre, che rimane anche al giorno d'oggi.

La Parola è Vita:

Giosuè 8:29

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giosuè 8:29

Quanto al re d'Ai, l'appiccò a un albero, e ve lo lasciò fino a sera; ma al tramonto del sole Giosuè ordinò che il cadavere fosse calato dall'albero; e lo gittarono all'ingresso della porta della città, e gli ammassarono sopra un gran mucchio di pietre, che rimane anche al dì d'oggi.

Ricciotti:

Giosuè 8:29

e sospese ad un patibolo il re di Ai, tenendovelo fino a sera. Al tramonto del sole Giosuè comandò di deporre il cadavere dalla croce e di gettarlo all'ingresso della città sopra un gran mucchio di pietre, che resta fino ad oggi.

Tintori:

Giosuè 8:29

e poi ne sospese il re ad un patibolo sino alla sera; e al tramontar del sole fece deporre dalla croce il cadavere di lui che fu gettato all'entrata stessa della città, e fu coperto con un gran mucchio di pietre che esiste fino ad oggi.

Martini:

Giosuè 8:29

E attaccò alla forca il suo re fino alla sera sul tramontar del sole; quando Giosuè ordinò, che levassero il cadavere di lui dalla croce; e lo gettarono all'entrata stessa della città, avendo ammassato sopra di lui un gran mucchio di sassi, che rimane anche al dì d'oggi.

Diodati:

Giosuè 8:29

Appiccò ancora ad un legno il re d'Ai, il qual vi rimase fino alla sera; ma in sul tramontar del sole, Giosuè comandò che il corpo morto di esso fosse messo giù dal legno; e fu gittato all'entrata della porta della città, e sopra esso fu alzato un gran monte di pietre, il qual dura fino a questo giorno.

Commentario abbreviato:

Giosuè 8:29

23 Versetti 23-29

Dio, il giusto giudice, aveva condannato i Cananei per la loro malvagità; gli Israeliti hanno solo eseguito il suo castigo. Nessuno dei loro comportamenti può essere preso come esempio per gli altri. Senza dubbio c'era un motivo particolare per questa severità nei confronti del re di Ai; è probabile che fosse notoriamente malvagio e vile, nonché un bestemmiatore del Dio d'Israele.

Riferimenti incrociati:

Giosuè 8:29

Gios 10:26-28,30,33; De 21:22,23; Est 7:10; Sal 107:40; 110:5; At 12:23; Ap 19:17,18
Gios 10:27
Gios 7:26; 2Sa 18:17

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